Cosa si intende per "accessibilità"?
Il termine “barriera” ci fa immediatamente pensare ad un ostacolo fisico che si frappone fra noi e il nostro obiettivo, impedendoci di compiere il percorso necessario a raggiungerlo.
Le barriere però, non sempre sono visibili, anzi. Per chi come noi lavora prevalentemente in ambito digitale, sono proprio le barriere invisibili a risultare cruciali quando si progetta e si sviluppa un tool di comunicazione!
Nonostante la percezione del web sia quella di uno spazio super democratico e aperto a tutti, vi sono infatti degli elementi, su cui negli ultimi anni si è finalmente iniziato a porre attenzione, che costituiscono delle vere e proprie barriere invisibili, capaci di condizionare fortemente l’esperienza utente e che possono rendere difficoltoso il suo flusso di navigazione.
Priorità all'accessibilità
L’AGID è l’Agenzia per l’Italia Digitale e ha l’importante incarico di contribuire alla diffusione della digitalizzazione nel nostro Paese. Ciò implica impegnarsi su due fronti diversi:
- lavorare anche affinché sempre più cittadini acquisiscano le competenze necessarie per utilizzare il web e i vari tool a disposizione (app in primis) in modo consapevole ed efficace;
- promuovere la creazione di spazi digitali che garantiscano l’accessibilità e la fruibilità da parte di tutte le categorie di cittadini, in particolare di quanti hanno particolari esigenze.
Per questa ragione, il tema dell’accessibilità, intesa come “la capacità dei sistemi informatici di erogare servizi e fornire informazioni fruibili, senza discriminazioni, anche da parte di coloro che a causa di disabilità necessitano di tecnologie assistive o configurazioni particolari” (Agid – Accessibilità), diventa prioritario, per le PA e, chiaramente, non solo.
Il mercato ha infatti già da tempo compreso come sia importante, per diverse ragioni, prestare attenzione all’accessibilità e per un’impresa progettare un ecosistema digitale che non ne tenga conto può rivelarsi un errore molto grave, sia in termini di reputation, sia in termini di vera e propria conversione.
La consapevolezza è il primo passo, ma da sola non basta!
Essere consapevoli dell’importanza dell’accessibilità significa accettare di adottare best practices e accorgimenti che possano rendere i tuoi spazi digitali fruibili a tutte e tutti.
Cosa significa? Significa scegliere professionisti che conoscano bene l’argomento e che possano consigliarti il da farsi con cognizione di causa.
Prendiamo per esempio in considerazione un sito web.
Dalla scelta del font, all’impostazione grafica, alla palette colori, all’allineamento dei testi, ogni aspetto, anche minimo, è da immaginare come funzionale al conseguimento di (almeno) tre obiettivi:
- Trasmettere un messaggio chiaro e riconoscibile;
- Dare al target di riferimento elementi che possano intrigarlo e interessarlo;
- Garantire alla/all’utente un’esperienza di navigazione piacevole e che abbia voglia di ripetere.
Tante competenze diverse devono entrare in gioco e lavorare sinergicamente per ottenere questi risultati, ma anche da questo brevissimo elenco emerge chiaramente come l’accessibilità debba essere il fil rouge che guida la progettazione.
Come potrebbe, infatti, arrivare un messaggio che risulta difficilmente comprensibile per una parte (non trascurabile) del target? O suscitare interesse un testo che costa fatica leggere?
E se alcune accortezze possono essere adottate a prescindere, altre necessitano di essere considerate alla luce delle esigenze di specifiche categorie di utenti, quali, ad esempio, ipovedenti, subvedenti, daltonici o dislessici.
Non è detto poi che queste scelte non risultano utili anche per tutte e tutti. AccessiWay, software provider specializzato in web accessibility, propone in questo articolo esempi interessanti: i testi ingrandibili, indispensabili per gli ipovedenti, possono infatti rivelarsi molto utili anche a chi visita una pagina web da spartphone e un design minimal, con labels chiare e uno user flow intuitivo, può essere sia efficace per guidare la navigazione di chia ha disabilità motorie, sia per trasmettere un’immagine di brand chiara e trasparente.
Tips and tricks per un sito web accessibile
Qui in Marcopolo ci stiamo formando per riuscire ad offrire ai nostri clienti prodotti digitali sempre più inclusivi e accessibili. Per questo abbiamo stilato una sorta di vademecum con un focus specifico sui siti web, che mettiamo a disposizione e che speriamo possa contribuire a diffondere informazione e consapevolezza riguardo a un tema che riteniamo molto importante.
L’autore di questo approfondimento, che abbiamo chiamato Barriere visibili e invisibili, è Alberto Ferrero Regis, senior project manager della nostra agenzia, laureato in Storia Medievale e, al contempo, attento e rigoroso osservatore della contemporaneità (puoi leggere qui la sua biografia!). Te lo mettiamo a disposizione e speriamo possa essere di tuo interesse.
Vuoi saperne di più sul tema dell'accessibilità?
Se avrai voglia di approfondire l’argomento e applicare queste best practices al tuo ecosistema digitale, sai che siamo sempre a disposizione!
SITOGRAFIA: